Questa è la favola della stella cometa. Un giorno l’Universo decise di rimettere in ordine le cose. Guardandosi in giro si era reso conto che c’era troppa confusione. Tutte le stelle girovagavano in modo disordinato. C’era proprio bisogno di mettere ordine nell’universo. Allora l’Universo chiamò tutte le stelle. “Stelline, stelline, venite tutte qui che vi devo parlare. Smettetela di andare in giro in questo modo disordinato e venite qui che vi devo dire una cosa.”
Allora tutte le stelle si guardarono tra di loro molto perplesse. Cosa voleva da loro papà Universo, perché le stava chiamando? Allora tutte quante decisero di andare ad ascoltare cosa l’Universo aveva da dire loro.
Certo.
Voi sapete come sono le stelle. Prima di riunirsi tutte quante, ci misero qualche migliaio di anni. Ma finalmente alla fine erano tutte quante lì, ad ascoltare cosa l’Universo aveva da dire loro.
L’Universo parla alle stelle
Quando finalmente tutte quante le stelle andarono dall’Universo, c’era un grandissimo disordine. Tutte le stelle, stelline e stellone, facevano un gran fracasso spingendosi le une con le altre.
L’Universo le guardò sconsolato, erano veramente tante e molto disordinate. Allora parlò loro: “Care le mie stelle, vi devo dire una cosa. Siete veramente molto disordinate. In tutto l’universo c’è una grande confusione. Tutte voi stelle che andate di qua e di là, senza un ordine preciso. Allora ho deciso che le cose devono cambiare.”
Le stelle si guardarono tra loro con aria interrogativa. Che cosa aveva in mente l’Universo per loro? Cosa avrebbero dovuto fare?
L’Universo, guardandosi attorno, si rese conto dei loro volti interrogativi. Stavano morendo tutte quante dalla curiosità, per sapere cosa lui, l’Universo, avesse in mente per loro. Voleva tanto bene a tutte quante le stelle. Perché erano tutte sue figlie. Gli era molto affezionato.
L’invenzione delle galassie
“Care stelle, ho deciso che adesso dovrete cominciare a girare in gruppi separati. Ogni gruppo girerà su se stesso. Inoltre dovrete girare sempre nello stesso senso, dallo stesso lato.”
Allora una delle stelle domandò: “Ma papà Universo, come nello stesso senso. Non potremo mai tornare indietro?” L’Universo la guardò con affetto, prima di rispondere: “Non potrete tornare indietro, perché se tornaste indietro, correte il rischio di sbattere le une con le altre stelle. Mentre se voi andate tutte quante dallo stesso lato, non potete sbattere una contro l’altra.”
In effetti l’Universo aveva ragione, pensarono le stelle. Perché quando loro andavano a zigzag di qua e di là, spesso capitava che sbattevano fra di loro. Facendosi anche male. Mentre capirono subito che se giravano tutte quante nello stesso senso, così non avrebbero sbattuto le une con le altre. Allora tutte le stelle cominciarono a riunirsi in dei gruppi, che vennero chiamati galassie.
La favola della stella cometa
Allora tutte le stelle cominciarono a riunirsi fra di loro. Tutte quante riunendosi in grandi gruppi, cominciando a giocare tra di loro facendo il girotondo. Erano tutte quante felici dell’idea che aveva avuto l’Universo. Perché così non avrebbero sbattuto più tra di loro e poi gli piaceva proprio tanto fare il girotondo. C’era però una stella piccola piccola, che era rimasta sola. Perché nessuno la voleva nel girotondo. Era troppo piccola, le altre stelle non volevano giocare con lei. L’universo si rese conto che lei era rimasta sola, perché le altre stelle non volevano giocare al girotondo con lei. Allora l’universo gli disse: “Stellina, ti volevo chiedere una cosa. Tu mi potresti fare la cortesia di andare in giro per farti vedere da tutti quanti?” La stellina lo guardò incuriosito. Allora chiese all’Universo: “Non vuoi che vada a fare il girotondo come le altre stelle?”
Nacque la stella cometa
“Stellina, tu che sei la più piccola di tutte le stelle, vorrei che facessi qualcosa per me. Mi piacerebbe tanto se tu andassi in giro per l’universo, così che tutte le volte che c’è una festa, le persone possano vedere una stella cometa. Con una coda lunga lunga lunga. Una coda tanto lunga, perché così tutti capiranno che tu stai viaggiando per l’universo.”
A sentire quelle parole dette dall’Universo, la stellina si sentì subito eccitata dall’idea di viaggiare tutto il tempo. Inoltre avrebbe avuto una coda lunga lunga lunga, che avrebbe fatto invidia a tutte le altre stelle dell’universo. Allora cominciò a viaggiare, felicissima, andando in giro per l’universo. Da quel giorno, se voi guardate su nei cieli, vi capiterà di vedere di tanto in tanto, passare la stella cometa. Una stella con una coda lunga lunga lunga. La stella più piccola, ma anche la stella più felice di tutte.
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