Probabilmente in un immediato futuro ti verrà chiesto di tagliare lo stipendio per lavorare da casa. Siamo tutti consapevoli che la pandemia ha cambiato il metodo di fare Smart working. Questo tipo di metodo di lavoro, in effetti ha avuto una forte espansione a causa della pandemia. Pertanto significa che vi è stata una forte ricerca di ottimizzazione dei tempi di lavoro da casa. Perciò tante persone hanno cominciato a concentrare i tempi della propria attività. Proprio con il fine di ottimizzare al meglio le proprie giornate, con lo svolgimento del lavoro. D’altra parte al datore di lavoro, quello che interessa sono i risultati. Nel settore pubblico per esempio, vi è un grandissimo spreco di tempo, pagato dal contribuente. Oggi questo spreco potrebbe essere notevolmente ridotto, ponendo il lavoratore di fronte alla propria responsabilità di realizzare specifiche quantità di lavoro. Con innegabili vantaggi anche per il lavoratore.

Vediamo di capire meglio quali sono gli aspetti positivi dello Smart working. Effettivamente molte persone, lavorando nello Smart Working, si sono ritrovate a migliorare la propria qualità di vita. Innanzitutto evitando il pendolarismo. Andare e tornare dal lavoro implica dei tempi notevoli sacrificati agli spostamenti. Oltre a dei costi notevoli, proprio per effettuare questi spostamenti. Consideriamo anche un notevole abbassamento dei costi del guardaroba che bisogna utilizzare sul luogo di lavoro. Infine bisogna anche prendere in considerazione l’aspetto della diminuzione delle spese alimentari. Infatti mangiare fuori casa ha comunque dei costi sicuramente maggiori. Per tutto questo insieme di ragioni, probabilmente il lavoratore preferisce lavorare da casa.
Tagliare lo stipendio per lavorare da casa
Ma già in alcuni paesi del mondo si comincia a parlare della diminuzione degli stipendi al lavoratore, affinché questi abbia il vantaggio di poter lavorare da dove ritiene più opportuno. L’argomento si sta ponendo in maniera molto seria, per esempio in California. Dove il lavoratore ha una maggiore predisposizione alla scelta dello Smart Working, piuttosto che mettersi su una freeway(autostrada), per andare a lavorare. In linea di massima questo tipo di proposta viene offerta a quelli che sono i colletti bianchi. Parliamo quindi di una categoria di persone che in linea di massima, hanno degli stipendi leggermente superiori a quelli della media di un lavoratore. Si tratta di una serie di categorie di lavoratori che effettivamente potrebbero trattare una rinegoziazione del proprio stipendio a favore dello Smart Working permanente. Questo problema si porrà quanto prima anche in paesi come il nostro.
Vedremo cosa ci riserva il futuro
Senza dubbio, da noi vi saranno delle maggiori conflittualità sociali su questo argomento. Ma senza dubbio questo è il futuro per tante categorie di lavoratori. Consideriamo infine che già sta nascendo la microimpresa che si sviluppa nel web. Vediamo piattaforme come Fiverr, in cui tantissimi giovani trovano modo di iniziare una propria microimpresa con la propria attività. Bisogna cominciare seriamente a pensare come poter aiutare queste categorie di nuovi imprenditori. Non possiamo certo pensare di dire a un giovane di aprire la propria microimpresa, caricando gli dal primo giorno una morsa finanziaria insostenibile che è quella dell’Inps. Dobbiamo dare maniera ai giovani, ma non solamente a loro, di potere iniziare una microimpresa senza caricarsi l’onere di oltre 3.000 euro all’anno. Perché il tentativo imprenditoriale Può darsi che termini già dopo il primo anno. Bisogna dare maniera alla microimpresa di trovare i propri percorsi. Senza gravarla di spese inizialmente inutili.
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