Tik Tok in Cina è Vietato e da Noi NO

Tutti quanti hanno sentito parlare di Tik Tok, ma non tutti sanno che Tik Tok in Cina è vietato e da noi NO. Purtroppo la storia si ripete. Il comunismo prova ad aggredire il mondo occidentale libero e democratico con un metodo che 60 anni addietro venne chiamato inquinamento culturale stalinista. Allora si ritenne nell’Unione Sovietica di potere degradare e manipolare la gioventù occidentale seminando disinformazione nelle università Europee e Nordamericane. Per certi versi questa operazione ebbe successo, creando una generazione che germogliò fenomeni distruttivi e aberranti come le Brigate Rosse. Per ottenere questo risultato il regime comunista odierno che Domina la Cina in modo repressivo, non dimentichiamo mai quello che avvenne a Tienanmen, indirizza Tik Tok a essere diseducativo per i popoli che lo permettono. Ma vediamo di capire meglio stanno facendo e come lo applicano.

Il potere degli algoritmi diseducativi

Gli algoritmi diseducativi di Tik Tok sono veramente straordinari. Riescono infatti a capire l’utilizzatore del cellulare e inviargli contenuti che siano di suo gradimento, ma anche di gradimento al Regime Comunista Cinese. Prendiamo il mercato Italia, facendo degli esempi di strategia della comunicazione. Io sono un individuo adulto e che prevalentemente utilizza Tik Tok per vedere contenuti di valore. Progressivamente iniziano a farmi vedere contenuti di una influenzer cinese che parla correttamente italiano e che è obiettivamente molto bella. Questa influencer cinese che parla italiano trasmette contenuti culturali di valore, ponendo l’accento sulle differenze tra cultura cinese e cultura occidentale. Nel momento in cui l’ex presidente cinese Hu Jintao viene prelevato con la forza durante il congresso del Partito Comunista cinese ed è sparito definitivamente, la bella influencer pubblicò più video in cui diceva che l’ex presidente cinese Hu Jintao si era semplicemente allontanato dalla sala. Guardate il video:

Tik Tok in Cina è Vietato e da Noi NO

Come dicevamo, non tutti sanno che in Cina Tik Tok è vietato. Da loro hanno un altro social che invece idolatra il regime cinese. Ma Tik Tok non è stato vietato solamente in Cina. La più grande democrazia al mondo, quella indiana, ha anche vietato Tik Tok perché consapevole degli enormi danni che produce intenzionalmente sulla società. Parliamo adesso invece dell’influenza che ha sulle giovani generazioni, evidentemente più influenzabili e malleabili. Tik Tok sta disgregando dall’interno i valori della nostra società occidentale. La diffusione della violenza gratuita, così come la frequenza della violenza sessuale tra i nostri giovani, sono comportamenti derivati dalle esaltazione di contenuti diseducativi diffusi intenzionalmente da questa piattaforma. Perché ricordate che gli adolescenti vedono contenuti differenti da quelli che Tik Tok fa vedere a voi. Purtroppo l’Unione Europea in questo aspetto, come in tanti altri, dimostra la sua inutilità.

La diseducazione delle nuove generazioni

La diseducazione delle nuove generazioni occidentali è il frutto della cultura prevalente nel mondo dello spettacolo che è essenzialmente di sinistra. Voler fare l’attore, oppure lo scenografo o ancora il regista, è possibile in Occidente solamente se sei una persona di sinistra. Parliamo della violenza nelle nostre strade che sprigionano i nostri adolescenti. Saviano con il suo Gomorra è stato promosso a pieni voti dalla sinistra nostrana, un libro che comunque veniva letto da adulti. Il modo migliore per diffondere il seme di violenza di cui Gomorra è artefice, sarebbe diventato da lì a poco un sequel televisivo che ha cambiato tantissimi nostri adolescenti. Quando si presenta il criminale come eroe, sia pure negativo, otteniamo degli imbecilli che vanno in giro sentendosi dei malandrini. Il capitalismo è basato sull’utile economico, producendo quindi una serie televisiva bisogna produrre guadagni. Ma chi ci pensa a queste menti bacate che non sanno discernere?

La Comunità Europea simbolo della prevaricazione

Purtroppo la Comunità Europea rappresenta solamente una parte dei cittadini e si identifica nella sinistra prevaricante dei nostri tempi. Tutti ricorderanno la frase che l’autrice Evelyn Beatrice Hall mise sulle labbra di Voltaire: “Non approvo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo”. In questi giorni di elezione del nuovo Parlamento Europeo, le prime mosse sono quelle di non avere un parlamento inclusivo. Questa azione prevaricante produrrà per l’ennesima volta una inefficienza del Parlamento Europeo sulle questioni più importanti. Difficilmente vedremo prendere in considerazione i gravi danni che alcuni social possono produrre sulle giovani generazioni europee. Sarebbe ora che iniziasse a svilupparsi una contro cultura di destra che possa dire le cose come stanno. Perché i moderati sono assolutamente legati alla loro inerzia. Sarà compito dei conservatori riuscire a riportare una cultura che non sia disgregante all’interno dell’Europa futura.
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