Differenza tra un compagno e un moderato in politica, raccontata in un breve post. In politica, i termini “compagno” e “moderato” si riferiscono a concetti differenti e associati a ideologie o posizioni politiche diverse. Tradizionalmente, il termine “compagno” è stato usato per riferirsi a un membro o sostenitore di un partito politico di sinistra, ma più correttamente di ispirazione socialista o comunista. Questo termine è stato particolarmente associato a movimenti politici di sinistra che promuovono l’uguaglianza sociale, l’eguaglianza civile e una maggiore partecipazione dello Stato nell’economia. In alcune situazioni, può essere un termine informale usato tra membri di un partito politico per indicare un collega o un sostenitore. Si tratta di ideologie nate fondamentalmente dal marxismo. In contesti sociali dove a quel tempo le strutture di potere erano di carattere ereditario. Quindi teorie politiche utilizzate come mezzi di emancipazione delle masse.
Forme politiche in contrasto tra di loro e la confusione sull’utilizzo della donna
Presero spesso forme contrastanti tra loro, come per esempio i bolscevichi e i menscevichi. Tutte queste forme di socialismo o di comunismo, che includono anche il nazionalsocialismo o il fascismo, prevedevano comunque la soppressione dell’ideale politico della parte avversa. La legittimazione della sopraffazione anche fisica, ha caratterizzato tutti questi movimenti politici. Così come ancora oggi avviene per gli eredi di quelle ideologie socialiste e comuniste, che le esperienze attuate in tutto il mondo dimostrano essere invalidanti per il benessere umano. Vi sono inoltre delle inspiegabili situazioni civili, che stridono con le situazioni sociali. Come il diritto di una coppia di individui maschi ad avere dei bambini, dove si parla di conquista civile, utilizzando una donna come mezzo di concezione del bambino e mettendo quindi il diritto sociale di quella donna al livello di un mezzo da utilizzare.
Nei fatti l’industrializzazione capitalista ha portato al diffuso benessere odierno
Pertanto oggi la figura del compagno, fa riferimento a delle situazioni spesso di tipo civile, che hanno soppiantato le ragioni sociali che l’industrializzazione di tipo capitalista ha reso meno necessarie. Sarebbe quindi un errore collocare la sinistra realmente progressista, nel contesto dei compagni. Questa avviene comunque perché la filosofia della prevaricazione socialista comunista, ereditata dallo scorso secolo, vede ancora oggi le forze realmente progressiste, essere accalappiate dai compagni tradizionali. Purtroppo bisognerà aspettare parecchi decenni futuri, perché questo fenomeno del cosiddetto compagno, perda il suo interesse. Perché il mondo ha bisogno di una sinistra che sia realmente progressista. Utilizzando il termine progressista nello stretto senso interpretativo della parola. Resta il fatto che anche paesi come la Cina, sono usciti dalla miseria grazie alla industrializzazione capitalista.
Differenza tra un compagno e un moderato in politica
Il termine “moderato” è più ampio e si riferisce generalmente a un’ideologia o a una posizione politica che si trova nel mezzo dello spettro politico. Un moderato tende a evitare estremismi e ad adottare posizioni più centriste, oppure anche di destra, cercando un equilibrio tra diverse idee e soluzioni. Un moderato potrebbe essere aperto al compromesso, cercando di trovare soluzioni che tengano conto delle diverse prospettive politiche senza aderire a posizioni estreme. Bisogna però prendere in considerazione un altro aspetto. Il moderato tende a difendere le idee altrui e il diritto affinché queste idee siano pronunziate. Mentre, per un principio che ha origine con Lenin, l’idea del compagno è quella che bisogna fare quanto possibile affinché le altrui idee vengano censurate. La soppressione fisica degli avversari politici, che ancora oggi avviene in Russia, Cina, Venezuela o Bielorussia, ci dice la pericolosità del sistema.
Pertanto per capire la differenza tra un compagno e un moderato, possiamo sintetizzarla nel seguente modo: mentre il termine “compagno” spesso si riferisce a un sostenitore di movimenti di sinistra o socialisti, “moderato” indica una posizione politica più centrale o di destra e orientata al compromesso, evitando estremismi ideologici. Entrambi i termini possono essere usati in modo differente in contesti politici specifici e possono variare nelle loro connotazioni a seconda del contesto e del paese. Ma nei fatti, anche nei paesi occidentali, resta sempre latente questa filosofia della prevaricazione da parte del compagno, nei confronti di tutte le altre opinioni politiche.
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